NFL: Divisional Round - Analisi e Commenti
25 a 27 in favore dei Bills è il risultato finale della sfida tra Baltimore e Buffalo. 2 soli punti sono mancati ai Ravens, il drop di Andrews, nel tentativo da 2 a 1 minuto e mezzo dalla fine pesa immensamente su questa sconfitta.
Il vantaggio iniziale, accumulato dai Bills, è stato fondamentale per conquistare la vittoria. Come decisivi sono stati i 3 turnover commessi dai Ravens.
Inutile dire che adesso si parlerà di Lamar Jackson come l’eterna delusione ai playoff, considerazione che sicuramente ha delle basi vere, ma che non sempre definisce un atleta di questo calibro.
Certamente il fumble e soprattutto l’intercetto (lancio veramente brutto) hanno pesato tantissimo sul risultato finale. E’ pur vero che Lamar Jackson nel drive finale aveva fatto tutto ciò che era necessario per giungere al pareggio e se non fosse stato per il drop di Mark Andrew forse si sarebbe giunti agli overtime o forse no, ma di sicuro avremmo avuto un finale incredibile.
Per non parlare che ha comunque chiuso il match con 254 yard lanciate (120 in più rispetto ad Allen), 2 TD Pass e un rating di 114,4.
Mark Andrews, da anni eccezionale TE, ieri sera però ha forse le maggiori responsabilità per la sconfitta. Oltre al drop appena citato è suo il fumble che, a metà dell’ultimo quarto, ha permesso ai Bills di mangiare tempo prezioso sul cronometro e mettere il field goal che ha portato a 27 il punteggio di Buffalo.
Buffalo dal canto suo è stata ottima, soprattutto nel primo tempo, a fermare quasi totalmente le corse di Derrick Henry, appena 21 yard nei primi 2 quarti.
Nel secondo tempo hanno concesso maggiori guadagni ai rivali, ma il vantaggio di 11 punti, dopo i primi 2 quarti, è stato fondamentale per resistere al ritorno di Baltimore.
Allen senza strafare, solo 127 yard su passaggio, ha condotto comunque drive ben bilanciati e messo a segno 2 TD su corsa, seppur a poche yard dalla endzone.
La difesa dei Bills è stata senza dubbio la chiave della vittoria per i padroni di casa. 3 palle decisive conquistate e un Derrick Henry quasi annullato. Von Miller che ha ancora l’energia per recuperare il primo fumble dei Ravens e ritornarlo per 39 yard. Damar Hamlin troppo poco considerato per il suo apporto, ma più per il terribile infortunio di qualche stagione fa, è stato fondamentale. Merito suo il fumble di Jackson e ha chiuso con il maggior numero di tackle della squadra (8) tra cui 2 TFL e 1 sack. Applausi ad un ragazzo che si sta ritagliando spazio per le sue prestazioni sul campo.
Incredibile, inaspettata, ma non certo immeritata la vittoria di Washington per 45 a 31 a casa di Detroit.
Ebbe sì i Lions strafavoriti per la NFC, arrivati con il seed 1 alla postseason falliscono la partita contro i Commanders.
Una partita praticamente perfetta di Washington ha distrutto i sogni di gloria dei Lions.
Alla fine saranno determinanti i 5 turnover commessi dalla squadra di Dan Campbell, di cui 4 di Jared Goff.
Senza dubbio anche la totale incapacità della difesa di Detroit ad opporre la benché minima resistenza, all’attacco guidato dal Rookie Jayden Daniels, risulterà determinante.
Senza addossare tutte, ma di sicuro buona parte, delle responsabilità a Goff voglio chiamare in causa il post che è girato in questi giorni dove si rivalutava la trade fatta dai Lions con il famoso scambio Goff-Stafford. Ecco, c’è poco da aggiungere lo abbiamo visto in questa partita e guardando l’anello al dito di Stafford.
Inutile girarci intorno ed essere più indulgenti, perché i Lions stanno simpatici a tutti, ma questa sconfitta di Detroit certifica un fallimento degli ultimi 2 anni. Fatti ad altissimi livelli, ma senza aver alzato trofei o quantomeno essere giunti al Super Bowl.
Una Franchigia che subisce 45 punti, nonostante i favori del pronostico totalmente dalla loro parte è una cosa che non può avere attenuanti. Non l’attenuante degli infortuni, non l’attenuante di Goff, non l’attenuante di Jayden Daniels.
Qui a mio avviso c’è un coaching staff che vive di agonismo, di scommesse (trick play, quarti down ecc), di forzature, ma che si è dimostrato non capace di leggere la partita né possedere un cambio di strategia durante il match. Coach Campbell avrà portato entusiasmo, grinta e playoff, ma alla fine il risultato non c’è. Non dico che era necessario vincere il Super Bowl, ma quanto meno arrivarci era l’obiettivo minimo.
La rivincita di Dan Quinn. Sì perché c’è molto di suo nella stagione, ormai magica, dei Commanders.
La scelta di coordinatori ottimi, come Kliff Kingsbury che si è rivelato il giusto innesto per far esprimere al meglio e dal primo anno il QB Jayden Daniels.
Proprio del QB Daniels è il momento di ribadire la sua straordinaria stagione, fatta anche ieri di ottimi passaggi, anche in momenti chiave, di corse determinanti per drive e risultati e per un approccio alle grandi partite che lo issano già tra i Top QB della lega.
Anche la fase difensiva dei Commanders va elogiata, sia per i 5 turnover che per aver tenuto a 31 punti l’attacco dei Lions. 31 punti possono e sarebbero tanti, ma Detroit ha dismostrato di poter facilmente superare quota 40.
Dove possono arrivare questi Commanders non lo so, sicuramente giocarsi un Championship già in questa stagione è un incredibile successo, ma forse non il traguardo finale.
Per concludere una breve sintesi della partita qui sotto:
L’inizio è equilibrato con Detroit che comunque conduce per 7 a 3 grazie al TD del RB Jahmyr Gibbs.
E’ sul finale del 1° quarto che arriva il primo turnover dei Lions, con Goff che commette un fumble, prontamente ricoperto da Washington. I quali saranno bravi a portare il drive al TD con Brian Robinson per il primo vantaggio Commanders. 10 a 7.
Il secondo quarto sarà un susseguirsi di segnature, ben 42 punti, che ne fanno il nuovo record per la postseason. Come da record le 600 yard totali delle 2 squadre nel primo tempo.
A pesare nel punteggio sarà soprattutto il primo intercetto di Goff, che a 5 minuti dalla fine del secondo periodo regala il Pick Six ai Commanders, per mano della Safety Quan Martin.
Sul 31 a 21 e con 22 secondi sul cronometro i Lions per mano di Goff lanciano il 2° intercetto, questa volta con la sola conseguenza di non riuscire ad accorciare il divario.
Nel 3° quarto Detroit torna sotto sul 31 a 28 grazie al secondo TD di Gibbs.
Nemmeno il tempo di credere nel comeback che Washington orchestra un drive di 70 yard e 15 play per il 38 a 28. In questo drive Washington si dimostra capace di convertire ben 2 4° down, uno con la corsa di Jayden Daniels, e l’altro grazie alla flag per 12 uomini in campo dei Lions.
Con ancora tutto il 4° quarto da giocare, i Lions tentano un trick play con il WR Jameson Williams che tenta un lancio, ma viene intercettato da Mike Sainristil (secondo intercetto per lui della partita).
Washington vede l’occasione quindi di chiudere il match e lo fa con la corsa in endzone da 1 yard del RB Jeremy McNichols. Nel finale del drive è decisiva la ricezione su 4° down del WR Terry McLaurin, che si fa perdonare così il drop di pochi secondi prima.
Nonostante metà quarto a disposizione, sul 45 a 28 per i Commanders non arriverà altro che un Field Goal per i Lions, un errore di FG per Washington e il 3° intercetto per Goff e 5° turnover di Detroit.
Prova di forza degli Eagles che in una partita per larghi tratti equilibrata ha saputo allungare nel finale e battere i Rams per 28 a 22.
Va comunque detto che la prestazione offensiva di Philadelphia porta un solo nome, ovvero quello di Saquon Barkley che anche ieri ha dimostrato di essere il miglior RB della lega e il vero MVP della stagione.
205 yard corse alla media di 7.9 a portata e 2 TD fondamentali, senza dimenticare le due corse in endzone una da 62 e l’altra da 78 yard.
Onestamente senza Saquon non so se gli Eagles l’avrebbero portata a casa e di sicuro ha permesso a Philadelphia di non rischiare con Hurts e far pendere il play calling verso il running game.
Los Angeles ha senza dubbio fatto una bella partita, ma gli errori commessi, a cavallo tra la fine del 3° e l’inizio del 4° quarto sul risultato di 15 a 16, con i fumble di Kyren Williams e Matthew Stafford sono stati decisivi per far prendere margine agli Eagles.
Ovviamente non si può che sottolineare con la penna rossa la prestazione della difesa contro le corse. Ok che avevi di fronte Barkley e una delle migliori OL della lega, ma 285 yard subite su corsa sono davvero troppe in un Divisional Round di playoff.
Se la difesa è risultata orribile contro il running game, contro il passing game è stata praticamente perfetta. 7 sack e sole 35 yard concesse ad AJ Brown e DeVonta Smith. A spiccare su tutti è stata la prova del EDGE Jared Verse, che spero sia il futuro Defensive Rookie of the Year perché è semplicemente devastante.
Kansas City supera, senza non poche fatiche, il primo scoglio dei playoff battendo per 23 a 14 Houston.
I Texans, nonostante la sconfitta, si sono dimostrati una squadra in deciso miglioramento rispetto ad una regular season sottotono. Difesa concentrata e spesso capace di bloccare i drive dei Chiefs, ha messo in campo tutto pur di tenere aperta la sfida. L’attacco e soprattutto lo special team non ha saputo rendere al meglio contro i Chiefs.
Se per l’attacco Stroud ha delle attenuanti, come un pacchetto ricevitori buono ma che ha perso durante la stagione pezzi fondamentali come Stefon Diggs e Tank Dell, ha anche delle colpe in occasione dei molti sack subiti. Sicuramente la OL non ha contenuto al meglio blitz e pass rush di Kansas City, ma anche Stroud poteva e doveva essere più rapido nel liberarsi dell’ovale.
Lo Special Team poi è stato un orrore dall’inizio alla fine. Pronti via il Kick ritornato per 60 yard, con l’aggiunta della flag di Boyd, che ha portato KC a partire dalle 13 avversarie nel primo drive.
Kris Boyd alla fine dell’azione ha avuto la brillante idea di scaldare gli animi andando a spingere il proprio Coach, in una scena tanto esilarante quanto deprecabile.
Per non parlare poi dell’extra point fallito che ha tenuto sotto di 1 punto, sul 12 a 13, Houston ad inizio del secondo tempo. Più un Field Goal sbagliato ed uno bloccato nel finale, quando su di esso si erano riposte le ultime speranze dei Texans.
I Chiefs non sono certamente cambiati dalla scialba stagione, ma va riconosciuto a Kelce le ricezioni decisive che hanno ancora una volta contribuito a Kansas City di andare avanti ai playoff.
Mahomes resta ben lontano dai suoi standard e se contro i Texans può essere bastato, per i prossimi incontri deve certamente ritrovare dei livelli di gioco più adatti al suo talento. Comunque bellissimo il lancio da TD mentre stava per finire a terra per la ricezione di Kelce.
Chiudo con una parentesi sulle discusse chiamate arbitrali. Non sto a dire se la Roughing the Passer di Will Anderson sia o meno giusta o la flag per Unnecessary Roughness di To'oTo'o fosse da sanzionare, dico solo che certe chiamate, spesso in situazioni decisive vanno a premiare Kansas City, non ci sarà un favoritismo nei loro confronti, ma su Mahomes è evidente che c’è un’attenzione maggiore e spesso si tende a lanciare flag che ad altri QB non verrebbero lanciate. Un minimo di equilibrio nelle decisioni sarebbe sicuramente gradito e giusto. Poi per le varie penalità si può disquisire ed ognuno probabilmente resta della propria idea, le immagini ci sono a voi il/i giudizi.
Fabio “Bembo” Bertini - L’intercetto.it
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