CFB - National Championship 2023

La finale: TCU 7 vs Georgia 65 - Analisi e Commenti

 
Per gli Horned Frogs il sogno si è ben presto trasformato in un incubo, mentre per i Bulldogs è il secondo titolo Nazionale in 2 anni. Un back to back straordinario arrivato dopo una prestazione perfetta sia in attacco che in difesa. Tra tutti spicca la prova mostruosa del QB Stetson Bennett, autore di 6 TD in totale (4 Pass e 2 Rush).
 
Sapevamo che a TCU non solo sarebbe servita una partita perfetta, ma la difesa avrebbe dovuto, come contro Michigan, contribuire con qualche intercetto se non addirittura con un Pick-6. Invece la defence dei Frogs ha subito la costante azione dell'attacco dei Bulldogs che, tra play-action, lanci sul profondo e corse, ha mandato in costante crisi Cornerback, Safety e Linebacker di TCU. Tackle mancati e coperture inguardabili hanno decretato la sconfitta fin dalle primissime fasi dell'incontro.
L'attacco, che sarebbe dovuto essere la forza degli Horned Frogs, è crollato sotto la pass rush infernale della DL di Georgia. Il povero Max Duggan in una sola occasione ha avuto il tempo e lo spazio sufficiente per provare a colpire sul profondo le secondarie dei Bulldogs. Ohio State nella semifinale aveva messo a nudo le (uniche) lacune della difesa di Georgia, ma in quel caso CJ Stroud aveva a disposizione una OL capace di tenere la tasca chiusa almeno quei secondi necessari per far correre le traccie profonde ai ricevitori.
Senza dubbio Sonny Dykes (HC di TCU) va solamente elogiato, visto che alla sua prima stagione a Fort Worth si è chiusa con un incredibile 13-2. 
Detto questo però non si può non rimproverare ieri di non aver avuto un piano B per riuscire a far girare l'attacco nel caso, nemmeno troppo remoto, che Georgia con la sua pass rush mettesse fuori uso il gioco primario di TCU fatto di Big Play per i WR Quentin Johnston e Derius Davis. 
Le corse, quasi tutte centrali, di Emari Demercado finivano costantemente preda della DL avversaria. Nessuna corsa a girare l'angolo e sfuggire alla linea. Toss play e magari qualche end-around sarebbero state sicuramente scelte almeno da provare.
Sul passing game stesso discorso. Se il QB non ha più di 1/2 secondi prima di trovarsi di fronte i difensori, cercare maggiormente dei Quick Pass oppure uscire subito in rollout per troncare sul nascere la pass rush dei Bulldogs. Solo iniziando, con costanza, a colpire e far muovere la catena si sarebbe costretta Georgia a togliere uomini in blitz e allora sì che i big play sul profondo sarebbero stati un'opzione attuabile in alcune circostanze. 
Senza un piano alternativo la tattica del Defensive Coordinator e dell'Head Coach Kirby Smart non avevano altro finale che annientare sul nascere il gioco aereo di TCU.

Se, per i problemi avuti dall'attacco dei Frogs si può solo elogiare la difesa di Georgia, l'attacco dei Bulldogs deve, ancora una volta, ringraziare Stetson Bennett che ha saputo, anche grazie all'assenza di pass rush della linea difensiva di TCU, lanciare in lungo e largo contro una secondaria totalmente fuori posizione e timing. Bennett ha dimostrato sia nella finale 2022 che 2023 di saper rendere al meglio negli appuntamenti importanti. Una sorta di Eli Manning del College Football, come detto nella Preview di qualche giorno fa. Non solo lanci, ma nel primo tempo corse con Read Option che hanno mandato in confusione gli avversari e permesso a Stetson di correre personalmente trovando anche un TD Rush da 21 yard.
Alla fine i suoi numeri saranno 18 su 25, per 304 yard per 4 TD Pass, più 3 corse per 39 yard con 2 TD Rush. Bennett in 4 incontri di playoff giocati è stato premiato altrettante volte come MVP. 
Per gli analisti esperti resta un QB non da primo giro di draft, ma sicuramente è un QB che avrei piacere di vedere, nel giusto ambiente, anche tra i Pro.
All'inizio del 4 quarto Kirby Smart ha voluto rendere omaggio al suo QB regalando a Bennett l'uscita trionfale dal campo. Stessa situazione si è verificata pochi minuti dopo quando, chiamando un altro timeout, l'HC di Georgia ha fatto uscire dal campo i sui migliori difensori.

Fare l'elenco, interminabile, dei drive con cui Georgia, fin da subito, è andata a segno è inutile. 
Basti pensare che nei primi 2 quarti, i Bulldogs hanno condotto 6 Drive con 5 TD e un FG, fissando il loro punteggio sul 38 a 7. TCU invece in sette drive ha collezionato 2 intercetti, un fumble, 2 punt ed un TD.
Già a questo punto il trofeo aveva preso la direzione della Georgia, e i 27 punti arrivati nel secondo tempo sono solo serviti a rendere più imponente questo dominio dei Bulldogs. I 58 punti di differenza diventano così il più ampio margine in una finale per il titolo nazionale di sempre nell'era BCS/CFP, iniziata nel 1998. Il precedente record apparteneva ad Oklahoma che nell'Orange Bowl del 2004 aveva battuto USC per 55 a 19.

Alla fine è un vero peccato che si sia assistito ad una finale per il National Championship così impari, soprattutto dopo due semifinali praticamente leggendarie. TCU è arrivata con merito a giocarsi il titolo nazionale, ma Georgia, che ha fatto la partita perfetta, è stata indiscutibilmente fuori portata per gli Horned Frogs. Dispiace che TCU termini una stagione eccezionale in questo modo, ma Sonny Dykes, Max Duggan, Kendre Miller e gli altri nei prossimi giorni potranno, smaltita la tremenda delusione, rivalutare nel complesso una stagione fantastica chiusa 13-2.
Georgia ottiene un back to back per il titolo nazionale e questo non succedeva dal 2011-2012 quando Alabama di Coach Nick Saban vince il BCS contro LSU prima e Notre Dame poi. Il programma dei Bulldogs perderà molti pezzi, come ormai capita da diversi anni, che andranno ai piani alti della NFL, ma resta una scuola che sa rinnovarsi anno dopo anno con talenti 4 e 5 stelle provenienti dalle High School. Se il tempo per una nuova dinastia, guidata da Kirby Smart, è appena partita lo vedremo se Georgia saprà aprire un ciclo duraturo come quello di Alabama dal 2009.


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