Eagles: Momento difficile, il pensiero di un tifoso
Carlo Capocchini, tifoso degli Eagles da oltre 25 anni ci parla di Philadelphia dopo la sconfitta contro Dallas che arriva dopo quella contro San Francisco.
Cosa (e mi rivolgo in particolare ai tifosi di Philadelphia) succederebbe con un terzo ko consecutivo?
Nelle due ultime gare abbiamo visto qualcosa che avevamo già intravisto precedentemente… solo che adesso lo abbiamo visto da vicino ed è stato doloroso per i tifosi della città dell’amore fraterno.
Purtroppo per il popolo del Tush Push questa settimana nessun tentativo a sorpasso dell’ultima yard ieri è andato in scena, neppure quello il tanto criticato Brotherly Shove!
A dirla tutta non è stata la sola cosa che è mancata, sono mancati un td su azione offensiva, concentrazione, determinazione, giocate difensive chiave, lettura degli schemi avversari. Molto e moltissimo altro. Il mondo della NFL è sbigottito dalla pochezza di questa squadra nelle due gare contro le maggiori competitor, ebbene sì “uscirne ridimensionati” va bene… ma qui il concetto viene abusato dalla pratica.
Mentre contro SF se anche la sonora sconfitta è risuonata da est a ovest degli States quella di ieri è sembrata più un ammutinamento. “Siamo cotti, non ci prendete sul serio, questa brutta versione di noi non è in grado di mettere insieme due corse e un passaggio… “ non vogliamo essere crudeli ma la traduzione del tutto è sembrata questa!! RUN THE BALL eh no… non serve, non basta, il maggior indiziato ci è sembrato J. Hurts che purtroppo non è concludente come al solito (o come precedentemente) e quindi escluso qualche sua corsa a chiudere alcuni drive non abbiamo visto molto altro.
Vero che essere critici verso un giocatore è sempre facile, puntare il dito è sempre la soluzione più sbrigativa. Hurts nelle interviste parla di coesione, di gruppo, tutto serve per migliorare e crescere, per tornare a fare quello che sappiamo e lo sappiamo far bene, così è sembrato l’atteggiamento davanti ai microfoni del QB delle aquile. Diciamo che sicuramente dobbiamo riflettere su quello che sta succedendo e dovrà riflettere molto accuratamente la proprietà, qui non si parla solo di giocatori a nostro parere ma soprattutto del coaching staff. Il punto interrogativo più grande è “abbiamo un team di allenatori in grado di portarci alla vittoria del Super Bowl”?
Tornare in finale per il secondo anno consecutivo sarebbe comunque un grande risultato, cose che non sono mai scontate per nessuna franchigia, per nessun giocatore. Quest’anno sembra sia tutto così più difficile improvvisamente per Philadelphia ma va anche visto il bicchiere mezzo pieno, potrebbero ancora accedere ai play off con il record dello scorso anno e se anche non volesse dire BYE delle Wild Cards sarebbe comunque una grande riconferma, a volte partire per favoriti, mantenere le aspettative diventa il lavoro più difficile.
In Pennsylvania qualcuno oggi è deluso dopo queste due amare sconfitte, però abbiamo visto comunque perdere male durante la stagione sia i Niners che i ‘Boys, continuiamo a veder perdere male gli Allen dei Bills ed i Tua dei Dolphins, squadre che sulla carta non sarebbero dovute essere a meno degli Ealges, quindi forse una fetta di ragione l’ha il QB di Philly quando parla sicuro di se e della tenacia della sua squadra alla fine. Noi crediamo che le quattro partite che lo aspettano non saranno facili sulla carta come potrebbero sembrare, Seattle è un’avversaria ostica, gli stessi Giants con l’avvento di De Vito non sono più i medesimi di inizio stagione.
Auguriamo a Sirianni di ritrovare i suoi Eagles, più quelli dello scorso anno che quelli degli ultimi mesi… mentre alle altre contender di NFC, Niners e Cowboys che godono di ottima salute chiediamo di garantirci ancora un grande spettacolo come visto nelle ultime settimane. Sarà di certo una bella lotta ricca di colpi di scena l’approdo al Super Bowl da questa parte di tabellone. Vi auguriamo di godervi insieme a noi le prossime gare che determineranno le classifiche definitive.