CFB 2022 - Semifinali Playoff

College Football CFP Semifinal - Risultati e Commenti

 
179 Punti segnati, in due strepitose semifinali di Playoff, hanno regalato una serata indimenticabile per il College Football.
Partite al cardiopalma con l'Upset di TCU (3) che batte Michigan (2) per 51 a 45, e il finale all'ultimo secondo tra Ohio State (4) e Georgia (1). Il 41 a 42 regala ai Bulldogs la seconda partecipazione di fila al National Championship. 
 
TCU dopo aver subito, al primo play, una corsa da 54 yard del RB Donovan Edwards, serra i ranghi e ferma al 4° down l'attacco di Michigan. Da quel momento e per tutti i primi 2 quarti sarà uno spettacolo di TCU, che nonostante i pronostici sfavorevoli, manda in tilt i Wolverines. Prima con un intercetto ritornato, per 41 yard, in endzone della Safety Bud Clark. Poi è la volta dell'attacco degli Horned Frogs, guidato dal tenace QB Max Duggan che realizza 2 TD uno su Pass e l'altro su corsa.
Si chiude così sul 21 a 6 il primo tempo. 
Nella ripresa accade di tutto, compreso un 3° quarto da record con 44 punti complessivi messi a segno dalle 2 squadre. TCU con grande prova di carattere, resiste al ritorno di forza di Michigan e nel finale, con 45 secondi sul cronometro, riesce a fermare l'ultimo assalto dei Wolverines e comprende di aver realizzato un'impresa al limite dell'impossibile.
La difesa di TCU ha saputo fermare il running game di Michigan nel primo tempo e nel corso della gara ha trovato anche 2 intercetti, entrambi ritornati in TD. 
Certo gli Horned Frogs, soprattutto nel terzo quarto, hanno concesso qualche big play sul profondo, ben sfruttati dal QB di Michigan J.J. McCarthy che ha avuto nei WR Ronnie Bell e Roman Wilson l'arma per rimontare. 
Va sottolineata però, la bravura dell'attacco di TCU nel saper ribattere colpo su colpo nel terzo quarto.
Spesso in questi casi, per una squadra sfavorita, potrebbe sopraggiungere la paura e cadere in giocate conservative che portano a bloccare il reparto offensivo e in una serie di Three and Out, che però non ci sono stati anche grazie all'ennesima prova da campione di Max Duggan. Il QB dei Frogs ha chiuso il match con 4 TD totali equamente suddivisi tra Pass e Run. Va detto che i 2 intercetti sono puramente casualità e non colpa di lanci sbagliati. Infatti in entrambi i casi sono state palle alzate da ricezioni fallite dei ricevitori ad essere poi giunte sulle mani della difesa di Michigan.
Nota di merito anche al RB Emari Demarcado, che dopo l'infortunio nel primo quarto del RB1 di TCU Kendre Miller egregio fino al momento di uscire, ha tenuto in piedi da solo il running game della sua squadra e ha conquistato yard preziose, alla fine saranno 150 e 1 TD, che hanno contribuito alla vittoria finale.
Michigan esce, dopo una stagione da imbattuta, con una prestazione assolutamente negativa, ripresa solo in parte nel secondo tempo. Il Running game, fiore all'occhiello dei Wolverines, non ha inciso e costretto J.J. McCarthy a lanciare più spesso, finendo intercettato 2 volte. Turnover pagati a caro prezzo visto che da essi sono arrivati 13 punti per TCU.
Momento di riflessione sull'operato di Coach Jim Harbaugh. Dal suo arrivo a Michigan nel 2015 dopo l'ottima carriera in NFL, tra cui un Super Bowl perso nel 2012 (34 a 31) con i 49ers contro i Baltimore Ravens allenati da suo fratello John, non ha ancora raccolto un successo nei playoff. Quindi niente titolo nazionale, vero obbiettivo di questa Harbaugh Era a Michigan. 2 titoli di Conference non possono bastare se vengono seguiti da due cocenti sconfitte nel CFP, l'anno scorso con Georgia una brutta sconfitta e quest'anno con la sfavorita TCU.
Il metodo della grande difesa e il running game ad uccidere la partita, che in stagione aveva prodotto 13 vittorie e nessuna sconfitta, ieri è stato letteralmente spazzato via da una TCU tanto semplice quanto bella.
Tanto per rimarcare la cosa, quello di ieri è stato il sesto Bowl di fila che viene perso da Michigan.
Va detto che per i Wolverines non tutto ha girato a loro favore, ad esempio la prima azione in cui Donovan Edwards sembrava essere lanciato verso la endzone ed invece all'ultimo, dopo 54 yard, è stato placcato e il drive è finito con un 4° and Goal non convertito in TD, oppure il fumble ad inizio secondo quarto che dal possibile 14-10 ha dato il là all'iniziale allungo di TCU.
Ci sono state anche polemiche per il TD poi tolto alla ricezione di Wilson e il Targeting non chiamato al termine dell'ultima giocata di Michigan, ma onestamente continuo ad evitare di parlare di errori o presunti tali degli arbitri in quanto spesso sono pretesto per distogliere l'attenzione dai veri problemi di una squadra. Per ieri Michigan deve guardarsi all'interno e non cercare colpe altrove.
 
Ohio State esce sconfitta al termine di un match fantastico, che li ha visti giorcarsi alla pari l'accesso alla finale contro la favoritissima Georgia. Se non fosse per l'orribile Field Goal finale, che il Kicker Noah Ruggles ha calciato a lato, ora i Buckeyes sarebbero in finale contro TCU. 
Ohio State ad inizio dell'ultimo quarto guidava, meritatamente, la sfida per 38 a 24. L'infortunio (Concussion) di Marvin Harrison Jr. ha azzoppato l'attacco tant'è che nell'ultimo quarto sono stati realizzati solo 3 punti dai Buckeyes.
C.J. Stroud ha fatto grandi cose, tra cui i 4 TD Pass, ma senza l'arma migliore, ovvero Marvin Harrison Jr., ha visto un ritorno importante della pass rush di Georgia che, più tranquilla nel difendere il profondo, si è potuta maggiormente affidare ai blitz per stroncare sul nascere il gioco aereo di Ohio State. 
Purtroppo i Buckeyes, non avendo un running game solido, non hanno potuto provare a mangiare il tempo con drive di una certa durata, che avrebbero così impedito ai Bulldogs di segnare 18 punti nell'ultimo periodo.
Resta come detto che nel finale avrebbero avuto la possibilità di vincere l'incontro con un field goal, possibile grazie soprattutto alla spettacolare corsa di CJ Stroud che aveva portato fin sulle 30 i suoi.
Georgia esce vittoriosa, ma non con le stesse certezze pre-gara. La difesa ha subito fin troppo l'esplosività dei ricevitori di OSU tra cui Emeka Egbuka e soprattutto di Marvin Harrison Jr. a cui nemmeno il fantastico CB Ringo ha saputo tenere testa.
Il vero campione di questi Bulldogs è Stetson Bennett, che spesso oscurato dalla difesa finisce per essere quasi dimenticato, ma nelle partite importanti resta un fantastico QB. Anche ieri autore di 4 TD (3 Pass 1 Run) e quasi 400 yard lanciate. Spesso si pensa che punteggi alti siano pericolosi per Georgia, considerando l'attacco dei Bulldogs poco prolifico, ma Bennett in queste partite ricorda molto Eli Manning. Ovvero decisivo, freddo ed implacabile.
Gli unici QB che erano riusciti a guidare, nel passato, la propria università a due consecutive finali per il National Championship erano stati Deshaun Watson (2016 e 2017) e Trevor Lawrence (2019 e 2020).
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