Intervista al Tifoso: Kansas City Chiefs (speciale Super Bowl)
Manca sempre meno al Super Bowl LVIII e abbiamo chiesto lumi sui Chiefs al tifoso, di lunga data, Antonio Carugo, conduttore del Podcast, su Kansas City, “Arrowhead 142.2” di Pick Six Network.
D - I Chiefs si apprestano a giocare il loro quarto Super Bowl negli ultimi 5 anni. A tuo avviso per roster e/o coaching staff è la "peggior" Kansas City dell'era Mahomes?
R -No, non credo sia la peggior Kansas City dell'era Mahomes. Quest'anno i tifosi si sono molto lamentati del reparto ricevitori e dei tanti drops che hanno caratterizzato l'offense dei Chiefs, ma credo vada fatta un'analisi più lucida.
In particolare, se parliamo dell'attacco, la grande perdita, rispetto all'anno scorso, è stata quella di JuJu Smith Schuster, ma per il resto la squadra è molto simile.
Sicuramente i numeri dell'attacco sono inferiori a quelli delle stagioni precedenti, ma probabilmente la nostra regular season ha visto tanti progetti modificarsi in corsa. Pensiamo per esempio proprio ai WRs ed al fatto che quelli che dovevano essere i titolari siano oggi in IR o comunque non in un buon stato di forma e Rashee Rice, rookie WR sia diventato il numero uno indiscusso.
Questo cambio di linea ha provocato problemi anche nel modo di giocare dell'attacco e quindi anche in Mahomes che ha visto statistiche inferiori ed un gioco più prevedibile. Poi sono arrivati i playoff e le cose sono cambiate mostrando come anche l'attacco sia tornato competitivo e quanto la regular season sia servita a trovare e sperimentare nuove soluzioni.
Se poi pensiamo invece alla difesa è davvero evidente che il reparto sia molto meglio dell'anno scorso e che molti giocatori siano riusciti a trarre beneficio dal sistema di gioco di Spagnuolo. Penso in particolare a L'Jarious Sneed che da slot CB è diventato il CB opposto al WR numero uno degli avversari ed ha fatto una stagione talmente splendida da non concedere neppure un TD in regular season.
In generale tutti reparti difensivi hanno fatto una stagione incredibile ed anche i backup, quando chiamati in causa, hanno fatto benissimo, fornendo un valore aggiuntivo in uno sport in cui gli infortuni sono sempre all'ordine del giorno.
D - Contro Baltimore non siete stati costretti a difendere molto contro le corse. I 49ers, invece, useranno probabilmente il running game in modo massiccio, sei preoccupato? Ritieni la difesa di Kansas City, seppur diretta dall'ottimo Steve Spagnuolo, in grado di fermare Christian McCaffrey?
R -Non essere preoccupati per le corse di McCaffrey sarebbe da incosciente. In realtà contro Baltimora abbiamo difeso eccome contro le corse, soprattutto nel primo tempo; consideriamo che la difesa contro le corse di Spagnuolo è stata davvero da manuale, con i diversi livelli (linea, linebackers e safety) che si sono alternati per leggere i giochi offensivi e contenere Lamar Jackson e soci. In particolare Tarnquill (free agent da LA Chargers) e Chenal si sono occupati dello spy Qb e Reid, una delle safety più underrated della NFL, ha chiuso benissimo accorciando velocemente nelle letture di corse. Nel secondo tempo il nostro run clock e la loro necessità di recuperare li hanno costretti a lanciare maggiormente contro una secondaria di Kansas City che, come detto, quest'anno ha concesso davvero poco a tutti.
Detto questo è difficile predire se Spags riuscirà ad imbrigliare anche le corse dei 49ers perché un SB è sempre un evento unico, irripetibile e pieno di sorprese. Di certo sarà difficile ma del resto è un SuperBowl si gioca a livelli altissimi con necessità di non sbagliare nulla.
D - Visto che sei un tifoso dei Chiefs di lunga data, voglio tornare un attimo indietro nella carriera di Andy Reid alla guida di Kansas City. Nelle sue prime 5 stagioni (2013-17) ottenne, nonostante buone annate, solo una vittoria e 4 sconfitte ai playoff. Tutto cambiò dal 2018 in poi. È stato unicamente Mahomes a cambiare la dimensione della franchigia o c'è altro?
R -Il cambiamento dei Chiefs si è visto anche prima di Mahomes ossia dall'arrivo di Andy Reid, perché non voglio neppure pensare ai Chiefs pre-Reid ed ai campionati pessimi disputati prima. Chiaramente l'arrivo di Patrick Mahomes ha segnato la svolta, ma bisogna capire che è stato bravo chi l'ha scelto (facendo una trade up), chi l'ha fatto crescere all'ombra di Alex Smith per un anno e a chi gli ha costruito un attacco splendido intorno, oltre a chi l'ha supportato in campo e nella vita di tutti i giorni, mettendolo al riparo dalle enormi pressioni che un QB come lui riceve di continuo. Ma a costo di essere ripetitivo non si può non citare Steve Spagnuolo e la sua difesa perché è un fatto che il primo anno di Mahomes titolare si sia buttata via una stagione bellissima a causa di una difesa non all'altezza. Nel corso degli anni innesti importanti in free agency e scelte intelligenti al draft, hanno portato giocatori interessanti ed adatti alla complessa ma efficace difesa di Spagnuolo.
D - Se tu potessi togliere un giocatore ai 49ers chi toglieresti e perché?
R -McCaffrey di sicuro perché senza di lui l'attacco dei 49ers sarebbe molto più prevedibile e contenibile pur restando Samuel, Aiyuk e Kittle. Poi naturalmente anche lato difesa toglierei volentieri Nick Bosa un pass rusher che non ha bisogno di presentazioni, Charvarius Ward ex CB Chiefs che quest'anno mi dicono aver fatto molto bene ai 49ers e il MLB Fred Warner che mi sembra molto smart e con notevole visione di gioco. Insomma sono tanti i giocatori temibili di San Francisco ma del resto, se sono arrivati al SB, un motivo deve esserci.
D - Come credi si svilupperà il Super Bowl? Un match molto bloccato come contro i Ravens o ti aspetti un più alto punteggio?
R - Contro i Ravens non era difficile pronosticare un match con punteggio basso per la presenza di due ottime difese che si scontravano contro attacchi pericolosi ma poco brillanti e spesso "monotematici".
Con i 49ers sarà necessariamente un'altra partita; abbiamo visto SF contro i Packers e contro i Lions, due partite in cui hanno anche subito, salvo poi riprendersi ed imporsi alla grande ad un attacco che ha performato con grande timing. Tornando a quanto detto prima credo che la chiave sarà proprio questa ossia se i Chiefs riusciranno ad arginare l'attacco avversario, credo che Mahomes possa trovare linee di lancio contro una difesa che qualcosa nelle secondarie può concedere. Difese importanti quindi, ma credo gli attacchi potranno e dovranno segnare con continuità.
D - Quali sono i pregi e difetti di questi Chiefs?
R - È una squadra resiliente, non molla mai. Penso tutti ricordino quante volte Mahomes e compagni abbiano recuperato partite che sembravano compromesse. In questo senso i 49ers di quest'anno ricordano un po’ i Chiefs visto i comeback che hanno avuto in diverse partite soprattutto nei playoff. Chiaramente anche l'esperienza è un fattore determinante e si è visto benissimo proprio in questi playoff in cui i veterani, principalmente in attacco, hanno fatto un passo avanti limitando o annullando le criticità emerse in regular season. Alle partite che contano, quelle da dentro o fuori, questi ragazzi sono ormai abituati e gestire la pressione è spesso una delle chiavi vincenti.
In difesa i meccanismi sono collaudati e nelle secondarie spesso i QB avversari faticano a trovare ricevitori liberi; in attacco Mahomes ha sempre quel guizzo in più, la capacità di fare la differenza del campione che aiuta ad uscire da momenti critici e difficili.
Come difetti sicuramente c'è da migliorare qualcosa proprio in attacco sia sul gioco aereo (Rashee Rice non può essere l'unico WR di peso) sia nelle corse sfruttando la capacità di Pacheco di non mollare mai.
D - Per concludere una domanda quasi scontata da fare ad ogni appassionato di Football. Come ti sei avvicinato a questo sport e perché hai iniziato a tifare proprio i Kansas City Chiefs?
R - Erano gli anni di Joe Montana ai Chiefs ossia quelli precedenti al ritiro del fantastico QB ex 49ers che ha vinto tutto dimostrando di essere uno dei più grandi di tutti i tempi. Io vedevo su Mediaset gli highlights delle partite NFL e sono stato colpito proprio dalle magie e dal carisma di Joe Montana, oltre che dalle divise rosse di KC.
Quelli peraltro erano anni in cui i Chiefs tornavano ad essere protagonisti perché oltre al GOAT c'erano giocatori come Marcus Allen (RB), Neil Smith (DE), Derrick Thomas (pass rusher mitico), Willie Shield (uno dei migliori Centri di tutti i tempi).
Il coach era Marty Schottenheimer e quei Chiefs ogni anno combattevano ai playoff, ma senza mai avere la fortuna di passare alla storia (nel 1993 sconfitta al Championship).
Ringrazio Antonio Carugo per il tempo concesso e per gli spunti interessanti che ci ha dato. Vi invito inoltre ad andare ad ascoltare il podcast sui Kansas City Chiefs “Arrowhead 142.2” a questo link: https://www.spreaker.com/podcast/arrowhead-142-2--5970089