Super Bowl LI

New England Patriots 34 Vs Atlanta Falcons 28 [OT]

Impossibile. Una parola troppo spesso abusata, soprattutto nello sport. Quello che è successo questa notte a Houston va veramente oltre l'impossibile. Onestamente ho sempre ritenuto che le partite di football non sono mai finite, se non alla fine. Però al 3° quarto un vantaggio di 25 punti, cioè 4 segnature di vantaggio, erano e sono oggettivamente irrecuperabili. Adesso proverò a raccontarvi l'impossibile diventato realtà, a Houston nel Super Bowl LI, il primo ad essere finito agli overtime. Il quinto titolo per i Patriots, Brady e sua maestà Bill Belichick. 

Il racconto: 
L'inizio è da partita tattica, con quella tensione dove nessuno vuole sbagliare. Infatti il primo quarto termina sullo 0-0 con due possessi per squadra senza particolari guadagni. New England però sembra arrivare a raggio da field goal, almeno 3 punti finiranno sul tabellone. Invece la palla viene tolta dalle mani di LeGarrette Blount, da parte del rookie LB Deion Jones. Il primo sussulto per un Super Bowl che stenta a prendere quota. Quindi possesso che passa nelle mani di Matt Ryan, il quale finalmente inizia a lanciare come sa verso il fenomenale Julio Jones. In pochi play la endzone è vicinissima e Freeman con una corsa a girare l'angolo sulla sinistra entra indisturbato in endzone. Difesa Patriots chiaramente spiazzata visto che si era accentrata in previsione di una corsa dritto per dritto di Freeman.
I Patriots non rispondono, un 3 and Out riconsegna il possesso ai Falcons. Ancora passing game e il campo che scorre fino al secondo TD per Atlanta, questa volta su pass di Ryan per le mani del TE rookie Austin Hooper. 14-0 Falcons.
Brady, non senza fatica e con tre flag per Holding difensivo, si porta sulle 23 avversarie. Tom lancia verso Amendola, in doppia copertura, e arriva l'intercetto del CB Robert Alford che riporta nella endzone avversaria l'ovale, concedendosi il tempo di rallentare per farsi immortalare dai fotografi.
21-0 Atlanta. Inizio a pensare che anche al Super Bowl non avremo un match entusiasmante come quasi in tutte le gare di questi playoff, eccezion fatta per Dallas-Green Bay.
Ancora 2 minuti allo scadere del secondo quarto per provare una timida rimonta, ma l'attacco di New England non riesce a fare meglio di un field goal che accorcia appena le distanze. 21-3
Dopo lo stupendo Halftime show, della bravissima Lady Gaga, si spera che almeno il secondo tempo ci regali un Super Bowl più combattuto del primo.
La difesa Patriots rientra con il giusto piglio costringendo Atlanta ad un rapido 3 and Out. L'attacco di New England non pare aver cambiato ancora marcia rispetto al primo tempo.
Possesso di nuovo per Matt Ryan che, insieme ai runningback, confezionano il drive della certezza, con la ricezione di Coleman per il 28-3. Massimo vantaggio della partita, con un divario di 25 punti che toglie ogni speranza.
Siamo ad 8:31 dalla fine del 3° quarto quando inizia il drive dei Patriots, e per la prima volta Brady inanella un drive magistrale con i giusti tempi con i suoi ricevitori, con la ricezione finale del RB James White. Forse una speranza almeno di un finale un po' movimentato, penso, ma l'extra point calciato da Gostkowski che termina sul palo, lo interpreto come un ennesimo segno a favore dei Falcons. Comunque 28-9.
Mancano solo 2 minuti al termine del 3° quarto, ben 6' sono serviti a New England per quei sei e non sette punti a tabellone. Dalla side line Belichick prova la carta dell'on side kick, ma oltre al fatto che l'ovale viene ricoperto dai Falcons, c'era perfino una flag che avrebbe annullato qualsiasi recupero dei Pats.
19 punti di vantaggio e una posizione favorevolissima di campo è l'occasione di chiudere ogni discorso su chi alzerà il Lombardi Trophy. Con un passaggio su Hooper, si arriva sulle 32. Coleman prova con le corse, ma un placcaggio di Flowers e soprattutto la penalità per Holding offensivo riportano i Falcons fuori raggio da field goal e costretti al punt.
I Patriots, scampati alla parola fine, riprovano ad andare in endzone, ma dopo altri 5 minuti si devono accontentare di un calcio da 3 punti che porta il punteggio sul 28-12. Ovvero una differenza di 2 TD, ed entrambi convertiti da 2 punti. Insomma tutt'altro che un'impresa facile.
9:44 alla fine, dopo 2 corse Coleman esce per infortunio, Ryan in shotgun per un 3 e 1... Snap, sack, fumble e palla ricoperta dai New England grazie alla coppia Hightower-Branch.
Negli occhi dei giocatori di Atlanta sembra arrivare un flash di cosa potrebbe accadere, e di cosa stavano vivendo solo pochi minuti fa. Comunque l'idea di farsi riprendere con così poco tempo, e i 16 punti di vantaggio ancora rassicurano, anche se forse non così tanto.
Dare a lupi famelici come Brady e Belichick la possibilità di riprendere un Super Bowl perso, stra-perso, è il più grande errore che si possa commettere nella vita. Ed ecco che Tom in due minuti e mezzo dalle 25 yard avversarie trascina i suoi al touchdown con la ricezione di Amendola e appesantisce il tutto con la conversione da 2 su direct snap per il RB White. 28-20
La paura di un suicidio sportivo arriva con tutta la sua foga sui giocatori di Atlanta, ma Matt Ryan trova l'ennesima spettacolare ricezione di Julio Jones. Sembra fatta, la giocata che scaccia paura e Patriots. Adesso sulle 22 di NE, anche un field goal basterebbe per alzare il Lombardi! Ma per suicidarsi serve non solo la pistola, ma anche puntarsela alla testa e premere il grilletto. Sportivamente i Falcons lo fanno con le chiamate seguenti. Shotgun e prima il sack su Ryan per 12 yard di perdita, e poi un Holding offensivo per altre 10 yard di penalità ed ecco che anche il field goal non è più fattibile. Si va al punt consegnando il possesso del possibile pareggio nelle mani di Brady, che nell'ultimo quarto si è trasformato in un infallibile cecchino.
3:30 dalla fine, un tempo più che sufficiente per un ultimo drive per tentare il pareggio e completare una rimonta impossibile. Brady lancia per Hoogan, poi Edelman con una ricezione oltre le regole della gravità, Amendola e soprattutto White che mette il TD su corsa da una yard. 28-26 Adesso la conversione da 2 punti è decisiva. Pareggio oppure addio ad una leggendaria rincorsa. Brady lancia, Amendola riceve ed entra quanto basta in endzone, la flag sul campo fa trattenere il respiro, ma è contro la difesa. È parità! 28-28
Si va agli overtime, la prima volta per un Super Bowl.
La monetina dà il primo possesso ai Patriots, la cavalcata dell'ultimo drive è una marcia incessante, contro una squadra già sconfitta nell'animo per l'occasione, forse irripetibile, svanita. Si arriva ben presto sulle 15 avversarie ed ormai è chiaro che si andrà verso il TD per chiudere subito l'overtime. Brady continua con i lanci e pesca in endzone Bennett, niente, è incompleto, ma la flag sul terreno è per una pass interference difensiva. La mazzata finale. Palla sulle 2 yard, corsa sulla destra di White che realizza il touchdown della partita impossibile! I Patriots sono campioni per la quinta volta, come il proprio QB Tom Brady e l'head coach Belichick, coppia a cui anche la Hall of Fame sta stretta.
 
L'analisi: 
Commentare una partita come quella vista stanotte non è per niente semplice. Spiegare come l'impossibile sia diventato realtà è cosa ardua. Soprattutto quando per quasi 3 quarti hai visto una squadra perfetta con un QB perfetto e una difesa straordinaria fare a pezzi i fortissimi Patriots. I Falcons hanno perso l'occasione di vincere il primo Super Bowl, e non è stato un solo episodio a far sì che avvenisse. Anche perché farsi rimontare 25 punti non è questione di un turnover, di un episodio sfortunato o di un caso. 
È stato tutto un insieme di fattori che si sono aggiunti e che, come una valanga, hanno accelerato ed ingigantito gli eventi. Senza dubbio la tensione che scende per un Super Bowl sognato e raggiunto battendo grandi come Seahawks e Packer in modo netto, dove ti ritrovi a calpestare letteralmente la franchigia che ha segnato gli ultimi 15 anni. Inizi a pensare che ormai è fatta, che comunque un TD subito non fa paura, se poi nemmeno da sette punti. Al quale fa seguito un field goal, ancora troppo poco per pensare di vivere un incubo iniziato come un sogno. Il Passing game che non si vuole abbandonare per un più conservativo e prudente gioco di corsa, il tempo non sembra necessario farlo scorrere quando stai dominando il Super Bowl. Anche la pressione difensiva, che nel primo tempo ha mandato in tilt Brady e il game plan di coach Belichick, inizi ad abbassare la guardia e a pensare che l'importante è non subire sul profondo, e che guadagni di 10/12 yard non possono farti perdere. Purtroppo però una volta ritrovatisi sul 28-20 non è più facile rimettersi a combattere al 110% come fatto in precedenza, la testa viaggia e ripensa a cosa stai per farti sfuggire dalle mani, l'anello dalle dita, l'occasione della vita e dalla carriera. Penso siano tanti i pensieri che possono essere turbinati nella mente dei giocatori e fan dei Falcons. Ecco che forse anche l'ultima occasione di andare per un field goal, che avrebbe scacciato l'oscurità sempre più incombente, sia sfuggita dalle chiamate del coaching staff di Atlanta. Finendo per farsi respingere fuori a suon di sack come un pugile ormai molle sulle gambe.
Resta una delusione con pochi precedenti, che i fan e i giocatori si porteranno dietro per tutta la vita e forse non riusciranno più a scacciare. Perché una tragedia sportiva così si può annullare solo con un altro Super Bowl da rigiocare, e lo si vorrebbe fare anche oggi stesso o al massimo domani, ma quell'occasione non sempre ritorna, e tutti ad Atlanta lo sanno. Il buono, anzi l'ottimo anno dei Falcons potrà essere analizzato solo tra qualche mese, e si potrà ripensare ad una regular season eccellente, ad un Matt Ryan da MVP e ad una post season straordinaria per avversari battuti e quasi. Adesso in molti vorrebbero l'oblio, ma se valgono veramente per la franchigia che si è vista da settembre al 3°quarto del Super Bowl allora si devono tirare su e con occhi pieni di rabbia riprovare anche loro l'impossibile. Ovvero vincere un’altra stagione, tornare al grande ballo, e questa volta non festeggiare prima.
I Patriots, anzi il football come solo questo sport sa fare, ha trasformato un Super Bowl in un thriller che nemmeno i più grandi registi del mondo avrebbero saputo girare. Anzi se l'avessero fatto sarebbe finito nella fantascienza.
Premetto che al termine dell'ultimo quarto, prima dell'overtime, mi sono chiesto se meritasse la vittoria chi ha dominato per quasi tutta la partita oppure chi ha saputo rimontare dopo 3 quarti di buio. La scelta è stata entrambi. Nella domanda però mancava un fattore, ovvero l'inerzia, e quella era tutta dalla parte di New England, e così il finale era pressoché divenuto scontato.
Il merito più grande che va dato ai Patriots, giocatori e coaching staff, è senza dubbio l'aver saputo resistere mentalmente e non buttarsi giù quando ormai non c'era più nessuna speranza a sostenerli.
Detto questo Belichick si conferma un coach leggendario, ormai alla pari di Vince Lombardi. Non può esistere fortuna o ottimi roster quando da 16 anni non fai altro che giocare Super Bowl o almeno il championship quasi ogni anno. Quest'ultimi due Super Bowl vinti sono ben più pesanti di quei 3 ad inizio anni 2000. C'è la consacrazione, la certezza di strapotere soprattutto fuori dal campo, sulla side line e nello staff per scelte fatte in ogni settore.
Il merito comunque, seppur grande, di Belichick, va sicuramente condiviso con Tom Brady, capace, come QB e leader, di guidare i compagni ad un obiettivo che non era più facile nemmeno indicare, crederci e farci credere i propri compagni. Anche per lui è il quinto anello, record NFL, e la dimostrazione che nonostante i quasi 40 anni resta il miglior QB nella post season, e che talenti puri come Aaron Rodger sono ancora molto distanti dal suo essere vincente. Citazioni d'obbligo per i difensori Trey Flowers, autore di 3 sack decisivi, e Dont'a Hightower per lui sack e fumble forzato. In attacco, oltre a Brady, va citato Edelman anche fosse solo per quella ricezione incredibile. Il quartetto composto da Amendola, Bennett, Mitchell e Hogan.
Se però c'era un dubbio su chi sarebbe potuto essere l'MVP del Super Bowl al posto di Brady lo si deve alla prestazione pazzesca del RB, con mani da ricevitore, James White. Per lui 3 TD di cui due su corsa e uno su ricezione. Tra i quali quello del pareggio e della vittoria all'overtime.
La dinastia dei New England non conosce limiti ed è infatti l'unica che può andare oltre l'impossibile.
 
Indietro
Indietro

CFB 2022 - Week 1

Avanti
Avanti

Super Bowl 50