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NFL: Alcune Considerazioni sul Draft 2024

Il Draft non è una scienza esatta, è sempre bene ricordarlo. Nonostante ciò, ogni anno molte se non tutte le franchigie pensano di aver sistemato le loro Needs e sperano di aver preso i migliori talenti del domani.
Le mie saranno impressioni sulle scelte che più mi hanno colpito, siano esse in positivo che in negativo.
Sempre senza presunzione e con la consapevolezza che solo il campo, da settembre, darà il vero giudizio sul Draft che si è appena concluso.

Per analizzare le scelte del Draft ci sono 2 approcci. Chi segue gli analisti e i loro giudizi, non seguendo il College Football, e chi come me, seguendo il CFB, si affida maggiormente alle proprie impressioni con il possibile difetto di lasciarsi influenzare da quanto visto sul campo, ma senza pregiudizi dovuti ai commenti degli analisti. Quindi senza dilungarmi troppo vado a esprimere le mie considerazioni.

Partendo dai Chicago Bears che forti della prima scelta assoluta sono andati a prendere il prospetto con le migliori chance di diventare un Top Player anche in NFL, ovvero Caleb Williams. Di cui non sto ad elencare i punti forti e alcuni dubbi, visto che ne ho parlato, insieme ad altri 10 QB, in un precedente articolo che potete trovare qui. Oltre al QB da USC alla 9 hanno preso l’ottimo WR Rome Odunze, con l’idea di creare un formidabile due di rookie da unire al già ottimo reparto offensivo formato da Keenan Allen e DJ Moore.
Il resto del loro Draft è scarno visto le sole 5 chiamate disponibili. Nonostante ciò almeno sulla carta è stato un buon Draft. Va ricordato però che i Bears già nel 2017 con Mitchell Trubiski e nel 2021 con Justin Fields dovevano aver trovato il QB del rilancio e sappiamo come è andata a finire. Anche Caleb Williams finirà tra 2/3 stagioni agli Steelers?

La medaglia di Draft più discusso e discutibile spetta agli Atlanta Falcons, con la loro scelta insensata di chiamare, con la pick numero 8, il QB Michael Penix Jr. Passi il fatto che Penix fosse un QB non propriamente da primo giro per molti analisti, incluso me, e che quindi sceglierlo alla 8 è già avventato, quando oltretutto le need dei Falcons erano e sono tutt’altre. Sì, perché Atlanta nello scorso anno è stata una delle peggiori difese della Lega e sono mancati soprattutto EDGE e CB. Visto l’inizio improntato sui giocatori offensivi era possibile prendere i migliori prospetti per quelle posizioni, come ad esempio Dallas Turner. Il problema vero della scelta di Michael Penix Jr. per i Falcons è e resta il contratto appena fatto in Free Agency a Kirk Cousins di 4 anni da 180 milioni, di cui 100 garantiti. Se consideriamo che devono praticamente tenerlo almeno per i primi 2 anni, ha veramente poco senso andare a prendere un QB, per altro di 24 anni, che quindi se partirà starter dalla terza stagione avrà ben 26 anni. L’assurdità della scelta è evidente, perché in contrasto totale con l’ingaggio di Cousins e opposta alle loro necessità principali.
Il prosieguo del Draft dei Falcons poi non mi ha entusiasmato, con il DT Ruke Orhorhoro e l’EDGE Bralen Trice che non erano certo tra le migliori scelte disponibili al momento delle chiamate.
Insomma per il GM dei Falcons prevedo un autunno molto difficile, ed un futuro alquanto nero.

Il prossimo anno sarà pericoloso lanciare contro i Philadelphia Eagles, che hanno preso un duo straordinario di Cornerback, a mio avviso i due migliori in quel ruolo, ovvero Quinyon Mitchell e Cooper DeJean. Sul resto delle scelte possiamo discutere, ma le due pick citate fanno degli Eagles una delle migliori franchigie per questo Draft. L’unico appunto è l’aver preso OL solo alla fine nonostante fosse una loro need.

I Vikings volevano J.J. McCarthy e l’hanno ottenuto, fregando di fatto Broncos e Raiders, anch’essi alla ricerca di un QB valido. Buona se non ottima la scelta dell’EDGE Dallas Turner alla 17. Resta un problema non risolto il fronte dei CB, ma visto che sono potuti tornare a chiamare solo al 4° giro è comprensibile che non siano stati in grado di scegliere un CB d’impatto e sono dovuti ricadere su Khyree Jackson da Oregon che andrà valutato meglio durante la stagione. Tutto sommato i tifosi di Minnesota possono ritenersi soddisfatti.

I Carolina Panthers, dopo il deludente Draft 2022, hanno, a mio avviso, fatto il meglio che potevano. Senza una scelta al primo giro, ottenuta poi con una trade-up con i Bills, si sono accaparrati ottimi giocatori lungo tutto l’arco del Draft: alla 32 WR Xavier Legette, talento a mio avviso poco pubblicizzato, uno dei migliori RB di questo Draft con Jonathon Brooks alla 46 e poi a seguire buoni prospetti come il LB Trevin Wallace, il TE Ja'Tavion Sanders e il CB di belle speranze Chau Smith-Wade.

I Denver Broncos cercheranno di cancellare questi ultimi anni fallimentari con Russell Wilson con il QB Bo Nix. Prospetto a me caro per la sua costante crescita durante i suoi anni di College e per l’abnegazione al Football che ha sempre dimostrato. Intelligente anche la scelta di prendere il WR, sempre da Oregon, Troy Franklin sia per il fatto di creare subito una connessione ottima tra Quarterback e ricevitore che già si conoscono, sia perché Franklin alla 102 può essere una steal. Da valutare, ma con buone premesse, la pick numero 147 per il RB, da Notre Dame, Audric Estime.

A proposito di steal, che ricordo essere la definizione per un giocatore che viene preso nei giri più bassi e si dimostra, col tempo, di essere invece un talento ben migliore di quanto ci si attendesse, vorrei menzionare la scelta di Spencer Rattler. I New Orleans Saints, al 5° giro, con la pick numero 150 si sono portati a casa il QB da South Carolina.
Curioso notare come tra il 6° QB scelto, ovvero Bo Nix alla 12 per i Broncos e il 7° QB Rattler siano passate ben 137 chiamate, record nella storia del draft per il ruolo di QB. Cosa significa questo? Niente, o forse che come spesso accade i GM finiscono per avere i paraocchi e andare di pregiudizi, perché è assurdo ritenere Rattler così distante da prospetti come Bo Nix o Michael Penix Jr. Una differenza che non c’è, o almeno non di queste proporzioni, e che spero venga dimostrata nei prossimi anni.
Per i Saints è stata una mossa in prospettiva futura, quindi per il 2025, visto che come QB titolare, almeno per il 2024, c’è Derek Carr.
Assurdo invece come i Las Vegas Raiders, alla ricerca di un QB, si siano lasciati scappare un’occasione di prendere un QB come Spencer Rattler che ha al suo attivo ben 3 stagioni (e mezzo) da titolare al college con 77 TD lanciati e oltre 10.000 yard su passaggio.
Da suo fan sono pronto a scommettere che farà meglio di almeno metà dai 6 QB scelti nelle prime 12 pick di questo Draft. In più a differenza degli altri, essendo stato preso alla 150 anche una carriera da QB tra titolare e riserva non sarebbe una delusione, mentre per gli altri è obbligatorio imporsi come starter nei prossimi anni. Se poi la carriera di Spencer Rattler e Caleb Williams dovesse andare all’opposto delle previsioni allora per il nuovo QB di New Orleans ci sarebbe la rivalsa su quanto accadde tra i 2 nel 2021. E non nascondo che un po’ ci godrei…

Credo che gli Steelers abbiano iniziato l’avvicinamento alla stagione 2024 con un ottima programmazione. Gli innesti di Russell Wilson e Justin Fields, per il costo contenuto, possono ritenersi una scommessa dal basso rischio e che a mio avviso potrebbe funzionare, con il primo che faccia da mentore al secondo per ricrearsi una carriera dopo le delusioni di Chicago. Mentre per Wilson un canto del cigno per chiudere una straordinaria carriera macchiata dall’esperienza di Denver. Sempre in quest’ottica il front office di Pittsburgh ha fatto un draft intelligente andando a concentrarsi sulla Offensive Line, per far rendere al meglio i loro 2 QB che hanno maledettamente bisogno di una linea forte per esprimere il loro potenziale.
Le pick dell’OT Troy Fautanu e del Centro Zach Frazier vanno proprio in questa direzione, senza dimenticare la Guardia di FCS da South Dakota State Mason McCormick che come spesso accade ai giocatori non di FBS vengono un po’ sottovalutati.
Al contempo ritengo buono anche l’innesto del WR da Michigan Roman Wilson preso alla 84.

Vedo che sui Chargers ci sono valutazioni non sempre positive del loro Draft, ma a mio parere hanno fatto ottime scelte riuscendo anche a coprire le loro principali need.
Intanto con l’intento di migliorare la linea offensiva hanno preso il miglior prospetto disponibile, ovvero Joe Alt da Notra Dame. A seguire l’eccellente WR Ladd McConkey (anche di lui ho parlato in un articolo che potete trovare qui) che con le sue ottime mani sarà un gradito target di Justin Herbert. In difesa è arrivato il DT Justin Eboigbe da Alabama a rafforzare un reparto che si è dimostrato carente.
Nel settimo giro, nonostante si fosse agli sgoccioli di buone opzioni, hanno preso due interessanti WR come Brenden Rice da USC (figlio del leggendario Jerry “World” Rice) e Cornelius Johnson ricevitore dei campioni FBS di Michigan.

Negativo, a mio avviso, il Draft dei Raiders. Non perché abbiano sbagliato le scelte fatte, come ad esempio quella di Brock Bowers, che alla 13 sono andati a prendere il così detto Best Player Available. Nemmeno nelle successive scelte, in cui sono andati a chiudere le loro need come la OL, prendendo Jackson Powers-Johnson G da Oregon e DJ Glaze OT da Maryland, ottima Pick alla 77. Lo stesso si può dire per il reparto dei Cornerback con la scelta di Decamerion Richardson alla 112.
Quello che è mancato è stato il QB. Comprendo che forse la scelta illogica dei Falcons di prendere Michael Penix Jr. che probabilmente era il loro obiettivo abbia cambiato i piani nel front office di Las Vegas, ma la posizione di QB era e purtroppo resta aperta. Mi sarei aspettato un loro piano B e quindi verso il 5° giro andare a prendere un QB come Spencer Rattler o Michael Pratt giusto per potersi creare un’alternativa nella depth chart ai QB già nel roster come Gardner Minshew II e Aidan O'Connell che sappiamo quali siano i loro limiti tecnici. Forse non sarebbe stata la svolta, ma per un quinto giro, invece di prendere il RB Dylan Laube, avrebbe avuto molto più senso.
Così facendo i Raiders dovranno attendere l’anno prossimo per piazzare un QB di livello a dirigere il loro gioco offensivo.

Chiudo questa parziale analisi sul Draft citando la scelta dei Detroit Lions di prendere Sione Vaki, Safety/Running Back, da Utah che è senza dubbio un giocatore multiruolo che oltre a potersi spostare su tutto il fronte dei Defensive Back può essere schierato occasionalmente nel backfield come running back e nello special team come ritornatore.

Spero che l’articolo vi sia risultato interessante e se volete che scriva anche delle franchigie che non ho preso in esame fatemelo sapere nei commenti o sulle pagine social. Grazie.
Intanto vi lascio anche i link a 3 articoli scritti in questi giorni sul Day 1, sui QB e altri giocatori.
Draft 2024: Il meglio e peggio del Day 1
Draft 2024 - Speciale QB
12 Giocatori alternativi per il Draft

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Fabio “Bembo” Bertini - L’intercetto.it