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College Football: Il meglio di Week 8

Iniziamo dalla sfida più importante della settimana, ovvero Georgia (5) at Texas (1) terminata con la netta vittoria dei Bulldogs per 30 a 15.
Si può dire subito che il match è stato vinto e dominato dalla difesa di Georgia, che ha letteralmente scardinato la OL di Texas.
Alla fine saranno 7 i Sack messi a segno, oltre a 10 TFL, 3 Fumble forzati e altrettanti ricoperti, più un intercetto. Nonostante il contributo della difesa l’attacco dei Bulldogs non è partito bene, con Carson Beck che ha lanciato 3 intercetti, 2 dei quali ad inizio del primo quarto. Il QB di Texas invece è stato per quasi tutta la partita in balia della pass rush di Georgia. Non più di un paio di secondi era il tempo che Quinn Ewers aveva a disposizione prima di essere raggiunto dalla linea difensiva avversaria. In questo contesto Quinn Ewers aveva ben poche chance per cercare le tracce dei WR. Nonostante ciò il gioco offensivo dei Longhorns è stato quasi esclusivamente incentrato nel cercare il passing game, con risultati tutt’altro che positivi.
Il Coach di Texas Steve Sarkisian ha poi avuto la brillante idea di mettere dentro, a fine secondo quarto, Arch Manning e panchinare il QB titolare Ewers, per poi tornare sui suoi passi ad inizio del 3° quarto (su questo commenterò tra poco).
Kirby Smart, visti i problemi di Carson Beck, ha pensato bene di concentrarsi maggiormente sul running game, mossa che sarà vincente in quanto Trevor Etienne (fratello di Trevis che gioca in NFL) alla fine metterà a referto 3 TD su corsa.
Il punteggio di 23 a 0 alla fine del primo tempo è quanto di più eloquente ci sia per descrivere quello che si è visto in campo nei primi 2 quarti.
Nel 3° Quarto arriva il momentaneo risveglio di Texas che con 15 punti si riporta sotto con il punteggio. Una minor pressione della pass rush di Georgia e l’intercetto (molto discusso) di Jahdae Barron ritornato fin sulle 9 avversarie ha permesso uno sprazzo di speranza per i padroni di casa.
A sancire la fine ci ha pensato il TD di Georgia, sempre con Etienne, ad inizio 4° quarto. La partita poi è scivolata via facile facile, grazie ancora alla difesa dei Bulldogs. Sulla difesa ed in particolare sul LB Jalon Walker dedicherò spazio nella rubrica Top e Flop, mercoledì.
Dopo il rapido sommario, molte sono ancora le cose da dire.

Odio quanto fatto da Steve Sarkisian, ovvero in un momento di totale confusione e inferiorità tecnica della propria OL andare a panchinare il proprio QB titolare per inserire il giovane dalle belle speranze e dal grande cognome. Una tattica spesso vista già con altri Head Coach nella speranza di riuscire ad addossare le responsabilità del totale fallimento al proprio QB. Il Coach deve essere il primo ad assumersi le responsabilità e quello che deve sempre difendere i suoi giocatori, almeno in pubblico, sul campo. In spogliatoio può anche appenderli agli armadietti, ma panchinare Ewers come se fosse lui il problema è un gesto vigliacco.
Tant’è che nel 3° quarto è ritornato sui suoi passi, visto che Arch Manning non aveva minimamente migliorato la situazione.
In questi casi mi piace ricordare la gestione, nel 2006, di Urban Meyer che con i Florida Gators, pur avendo come backup il talento cristallino di Tim Tebow, portò fino alla fine il QB titolare di allora, Chris Leak fino al National Championship poi vinto. Avrebbe vinto con chiunque o quasi come QB in quella squadra di fenomeni, ma togliere al QB titolare l’ultimo anno, per il giovane rampante, è una scelta che va fatta, a mio avviso, solo in caso di completo disastro del QB1. Tant’è che in quella stagione Tebow riuscì a giocare in azioni situazionali, tipo 3° e corto, ma sempre con una gerarchia ben definita e nonostante i Fan di Florida volessero Tebow come Starter.
Con queste scelte Urban Mayer vince il Titolo Nazionale nel 2006 con Leak MVP e Tebow autore comunque di 2 TD. Nell’anno successivo Tebow divenne titolare e si aggiudicò l’Heisman Trophy e nel 2008 un altro Titolo Nazionale con i Gators.
Come detto Steve Sarkisian non è il primo a fare questo e non sarà nemmeno l’ultimo, ma per me resta un imbecille, che per salvare la faccia, o almeno provarci, in una partita rischia di distruggere gli equilibri all’interno del Team attualmente numero 1 della Nazione.
Arch Manning al secondo anno vuole giocare? Ha talento per guidare una grande Università? Bene, doveva scegliere un’altra Scuola, sapeva che Ewers era il titolare e che tanto ha fatto per i Longhorns in questi anni e se voleva il posto doveva andare a giocare a Nebraska al posto di Raiola e poi caso mai andare a Texas con il Transfer Portal nel 2025.

Il Caso dell’intercetto di Jahdae Barron. Per chi non l’avesse visto: intercetto del DB di Texas che riporta fin sulle 9 l’ovale.
Sembra la giocata che può svoltare la partita, ma la flag segnala una pass interference della difesa e quindi niente turnover. Proteste del pubblico, con bicchieri e bottiglie lanciate dagli spalti. Review degli arbitri e PI annullata, quindi intercetto valido e palla a Texas.
Chiarisco, e chi mi segue da tempo lo sà, che io non amo criticare gli arbitri, non credo che sia utile e spesso serve solo a coprire i problemi della squadra che perde, usando ciò come scusante.
Allora la chiamata era inizialmente sbagliata, non era fallo. Dopo che si fa? Confermi al replay e quindi sbagli una seconda volta, oppure annulli, ma con il caos che si è creato con i tifosi sembra che tu ti sia fatto condizionare?
La scelta, qualunque essa sia, è sbagliata, quindi provateci voi a fare quella giusta In quella situazione era impossibile, a meno che non fosse stata lanciata la flag durante l’azione.

Non c’è pace per Alabama (7) che sembra implosa dopo la vittoria contro Georgia, alla quale ha fatto seguito la sconfitta contro Vanderbilt, il brutto e sofferto successo contro South Carolina e adesso la sconfitta contro Tennessee (11) per 24 a 17.
La squadra di Kalen DeBoer sembra non aver più un gioco offensivo in grado di segnare punti, o quanto meno muovere la catena con regolarità. Fin quanto ha potuto la difesa dei Crimson Tide è riuscita a contenere Tennessee e soprattutto il QB Nico Iamaleava, ma per il RB Dylan Sampson non c’è stato molto da fare.
I Volunteers non si possono considerare in crescita visto che anche loro hanno evidenziato molti problemi per raggiungere la endzone, tant’è che nei primi 16 drive (tra le 2 squadre) sono arrivati solo 7 punti.
Se non altro per Tennessee a farsi interessante è la classifica all’interno della Conference, che li vede ancora in piena corsa per il Championship e con un record di 3-1 nella SEC sono dietro solo a Texas A&M, LSU e Georgia.
Per Alabama, adesso che l’obiettivo playoff sembra sfumare, c’è da portare a termine una stagione almeno in modo dignitoso. Non sarà facile soprattutto quando dovranno affrontare, fuori casa, LSU.

…altre in breve…
- Affermazione di LSU (8) che sul difficile campo di Arkansas trova il sesto successo stagionale per 34 a 10.
Da sottolineare la prestazione del RB Freshman Caden Durham autore di 3 TD. LSU dopo la sconfitta alla prima contro USC sembra aver trovato la giusta condizione e sabato prossimo contro Texas A&M sarà uno scontro per il primo posto nella SEC.

- Devastante la prestazione di Indiana (19) che asfalta Nebraska per 56 a 7.
Molto male Raiola, il QB dei Cornhuskers, che lancia 3 intercetti e nessun TD. La buona difesa di Nebraska vista ad inizio anno sembra un lontano ricordo. Il record di 7-0 per Indiana è un fatto storico, visto che era capitato una sola volta nella loro storia.

- Si inizia ad intravedere un futuro migliore per Florida visto che, nella vittoria contro Kentucky per 48 a 20, ha messo in mostra il RB freshman Jadan Baugh autore di 5 TD. Inoltre come QB titolare c’era l’altro freshman DJ Lagway visto l’infortunio di Graham Mertz.

- Vince nonostante molte difficoltà Miami (6), che contro Louisville ha sudato le famose sette camice per avere la meglio.
Il punteggio di 52 a 45 ne è la riprova. Cam Ward ottimo con 4 TD Pass, ma un fumble sul 45 a 38, poi annullato e considerato incompleto, poteva riaprire il match e dare un finale diverso.

- Nella notte di venerdì si è sfiorato l’upset tra Oklahoma State e BYU (13) terminata con il risultato di 38 a 35 per i Cougars.
BYU stava sporcando una stagione fantastica dove, ancora imbattuti, sono al comando della Big 12.
Per i Cowboys si è rivisto finalmente sui suoi standard il RB Ollie Gordon II, autore di 3 TD totali e per la seconda volta in stagione sopra le 100 yard corse.

- Parentesi FCS con la sfida tra la numero 1 South Dakota State e la 2 North Dakota State per quello che è ormai da anni il classico per eccellenza del “piano inferiore” del football universitario. Ad aver la meglio nel combattutissimo match sono stati i Bison per 13 a 9.

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Fabio “Bembo” Bertini - L’intercetto.it