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College Football: Il meglio di Week 6

Trovare l’aggettivo giusto per descrivere al meglio la vittoria di Vanderbilt su Alabama (1) è veramente complicato e si rischia di cadere nel banale, ma quanto accaduto a Nashville, Tennessee è leggendario, storico! 40 a 35 per Vanderbilt è un risultato inaspettato e imprevedibile, ma veramente meritato da parte dei Commodores.
Diego Pavia il QB di Vanderbilt è l’uomo che rappresenta questa storica vittoria. Autore di una prestazione straordinaria che ricorda quella di un certo Johnny Manziel, in arte Johnny Football, che riuscì a battere Alabama per 29 a 24 nel 2012. Allora i Tide giocavano in casa ed erano la numero 1, mentre Texas A&M era numero 15.
Diego Pavia ha chiuso con 16/20, 256 yard e 2 TD, a cui vanno aggiunte le 20 corse per 56 yard.
Dare il merito di questa impresa al solo QB è però riduttivo, infatti è giusto rendere merito all’intera squadra di Vanderbilt. Tra tutti voglio citare:
l’Head Coach Clark Lea per l’ottimo play calling e la chiamata fatta in occasione di un 4&1 in cui, invece di una QB Sneak a fatto lanciare, dopo una play action, sul profondo trovando un fondamentale TD;
il RB Sedrick Alexander con i 2 TD messi a segno;
i 2 TE Eli Stowers e Kamrean Johnson, 126 yard per il primo e il TD finale per il secondo;
oppure il LB Randon Fontenette per il Pick Six, l’EDGE Miles Capers per aver forzato al Fumble Jalen Milroe e il DL Yilanan Ouattara per averlo recuperato;
per ultimo, ma non ultimo, il Kicker Brock Taylor per i 2 FG di cui uni da 51 yard.
Alabama e il Coach Kalen DeBoer hanno sicuramente molte colpe, ma è stato soprattutto l’atteggiamento dei Crimson Tide a non essermi piaciuto. È ovvio che sia stata una sconfitta non dovuta ad un inferiore tasso tecnico o tattico, ma ad una sbagliata impostazione mentale. Ho visto, spesso almeno fino all’ultimo quarto, i difensori andare a provocare quasi i giocatori di Vanderbilt una volta messi a terra, situazioni usuali, ma che in questo caso lasciavano trasparire una certa presunzione di chi crede che la partita la vincerà comunque. Un aspetto che in alcune circostanze può risultare fatale, ai fini del risultato, perché fa capire come la squadra non stia comprendendo che c’è bisogno di giocare a testa bassa, altrimenti il rischio di perdere diventa concreto.
Già lo scorso week avevo criticato DeBoer per non essere riuscito a tenere alta la concentrazione dei suoi ragazzi, arrivando a subire la rimonta di Georgia dopo che la partita era praticamente vinta. In quel caso poi una ricezione favolosa di Ryan Williams aveva comunque portato al successo i Tide e quindi la rimonta era passata in secondo piano.
Contro Vanderbilt, De Boer, non ha saputo far capire ai suoi ragazzi che la partita stava sfuggendo di mano, perché il gioco dei Commodores era ben fatto e stava ad Alabama invertire la rotta.
Qualche numero che fa capire meglio la portata storica di questa vittoria di Vanderbilt. Intanto i Commodores avevano un record di 0-60 contro squadre AP Top 5, poi non battevano Alabama dal 1984 e dal 1996 non segnavano loro più di 20 punti.
Alabama aveva un record di 64-3 contro squadre non nel Ranking mentre loro si trovavano alla numero 1. Le precedenti sconfitte furono nel 1962 contro Georgia Tech per 7-6; nel 1980 contro Mississippi State per 6-3; mentre nel recente 2021 contro Texas A&M per 41 a 38.

Sconfitta, anzi meglio dire asfaltata Missouri (9) da Texas A&M (25) per 41 a 10.
I Tigers avevano già fatto intravedere qualche difficoltà nelle ultime 2 uscite contro Boston College e Vanderbilt, ma se ci si poteva aspettare una sconfitta contro gli Aggies, nessuno poteva prevedere tali proporzioni.
Per Texas A&M il rientro del QB Conner Weigman ha portato un maggior gioco sui passaggi, ma la carta vincente degli Aggies è comunque rimasta il running game. 5 TD infatti sono arrivati dalle corse dei RB Amari Daniels e Le'Veon Moss.
Per Missouri a secco il fenomenale WR Luther Burden III, anche se un TD lo avrebbe messo a segno, quando sul, ancora aperto risultato di 0-10, il WR aveva trovato una ricezione da 75 yard. Peccato per i Tigers che la flag per ineligible downfield on pass abbia vanificato tutto e forse condizionato anche il seguito del match.
Da citare l’ottima DL degli Aggies che ha letteralmente sovrastato la OL di Missouri.

Fantastica vittoria di Arkansas su Tennessee (4) per 19 a 14.
Per i Razorbacks un successo quasi clamoroso, che li ripaga delle sconfitte forse immeritate subite nel corso della stagione.
Grande prova difensiva di Arkansas che ha saputo contenere sul nascere i lanci del QB Iamaleava, con un’ottima pass rush e discrete coperture che hanno impedito le ricezioni dei WR di Tennessee.
Seppur senza TD lanciati è stata molto positiva la prova del QB di Arkansas Taylen Green, aiutato dalle 9 ricezioni del WR Andrew Armstrong.

…altre in breve…
- Bella vittoria esterna di SMU, che per 34 a 27 batte Louisville (22). Grandissima la partita fatta dal QB dei Mustangs, Kevin Jennings, autore di 21/27 e 281 yard nei passaggi, ma soprattutto di 10 portate per 113 yard e un TD su corsa.
- Continua l’imbattibilità di Oregon (6), grazie al successo per 31 a 10 contro Michigan State. Luci ed ombre per il QB Dillon Gabriel autore di 2 TD Pass, ma anche di 2 intercetti.
- Sconfitti anche i Michigan (10) Wolverines (10) da Washington per 27 a 17, nel rematch dello scorso National Championship. Ancora male il passing game dei campioni in carica.
- Servono gli Overtime per sancire l’affermazione di Syracuse su UNLV (25) per 44 a 41. L’ex QB di Ohio State, Kyle McCord, continua a far bene e chiude con 3 TD Pass e 355 yard lanciate.
- Con un gran recupero finale Miami (8) ha la meglio di Cal, per 39 a 38. Tante yard lanciate, ma anche qualche sbavatura per il QB Cam Ward.
- Successi di Clemson (15) su Florida State (29-13) e di Georgia (5) su Auburn (31-13)
- Ancora Ashton Jeanty a spingere alla vittoria Boise State (21) per 62 a 30. Altri 3 TD su corsa e 186 yard in 13 portate per il sempre più fenomenale Jeanty.

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Fabio “Bembo” Bertini - L’intercetto.it