College Football: Il meglio di Week 1
Finalmente il primo Week “vero” di College Football è arrivato. Dopo l’antipasto di Week Zero si inizia a far sul serio, con sfide che in questo fine settimana erano veramente interessanti.
Tanto per citarne alcune: Clemson vs Georgia, Miami at Florida e Notre Dame at Texas A&M, ma non solo.
Onestamente però queste sfide non si sono rivelate epiche, in quanto si sono visti risultati abbastanza definiti senza un finale tirato.
Per capire il valore di certe vittorie, bisognerà attendere le prossime partite per comprendere meglio il reale potenziale di chi, come Georgia, ha annientato Clemson e se possiamo ritenerla già una potenza in stile 2021 e 22.
Iniziamo proprio dal Match, giocato al Mercedes-Benz Stadium di Atlanta, tra Clemson (14) e Georgia (1) terminata 34 a 3 per i Bulldogs.
La prima parte dell’incontro ha visto le difese, di entrambe le squadre, dominare contro i rispettivi attacchi.
Tant’è che Georgia ha messo a segno solo 2 FG nel primo tempo, mentre Clemson è rimasta a zero punti.
Finalmente l’attacco dei Bulldogs, guidato dal QB Carson Beck, ha iniziato a macinare yard conquistando 4 Touchdown nei 5 drive del secondo tempo.
Per i Tigers solo 3 punti arrivati ad inizio del 3° quarto con un Field Goal.
Clemson dopo questa disfatta dovrà rivedere le proprie ambizioni, in quanto ha dimostrato di non essere efficace in attacco, seppur la difesa di Georgia sia probabilmente di nuovo la migliore del panorama Collegiale. Cade Klubnik, il QB dei Tigers, alla sua terza stagione non sembra il fenomeno che tutti si attendevano e su cui l’Head Coach Dabo Swinney riponeva le proprie speranze.
Dall’altra parte Carson Beck ha chiuso con un eccellente prova, con 22/33, per 278 yard e 2 TD Pass.
Niente male nemmeno il running game dei Bulldogs che è stato capace di correre per 169 yard collezionando 2 TD. Da sottolineare la prova del RB Freshman Nate Fraizer, che ha trainato l’attacco con le sue 83 yard e 1 TD.
Senza dubbio è però la prova della difesa di Georgia a far preoccupare gli avversari, in quanto si è rivisto lo strapotere difensivo degli anni passati che ha portato al titolo Nazionale per ben 2 stagioni consecutive.
L’unica nota negativa per Georgia è stato l’infortunio, alla caviglia sinistra, per l’EDGE Mikel Williams che ricordo essere, in previsione del Draft 2025, un potenziale Top-5 assoluto.
L’altra sfida da non perdere era Miami (19) at Florida, chiusa con lo schiacciante successo degli Hurricanes per 41 a 17.
Il debutto della stella, proveniente da Washington State, Cam Ward è stato incredibile con 385 yard lanciate (che ne fanno il miglior debutto per un QB a Miami) e 3 TD Pass.
Al di là dei numeri è la sensazione che ha dato sul campo Cam Ward ad aver impressionato, per come si è mosso e l’autorità con la quale ha condotto i suoi sul campo, chiudendo anche importanti down con delle buonissime corse. Insomma, al momento, Miami non sembra la squadra sprecona della passata stagione, ma una seria contendente al titolo della ACC.
Florida esce con le ossa rotte e facendo presagire un’altra stagione difficile per i suoi tifosi. Graham Mertz non ha nemmeno superato le 100 yard lanciate, ma i problemi, forse maggiori, si sono visti nel reparto difensivo.
Nella notte di sabato la partita tra Notre Dame (7) e Texas A&M (20) è stata ben più equilibrata. Per entrambi gli attacchi la soluzione migliore è stata il running game, con 198 yard corse per gli Irish e 146 per gli Aggies.
Male la prova del QB Conner Weigman con un deludente 12 su 30 per 100 yard e 2 intercetti. Non entusiasmante nemmeno il debutto di Riley Leonard con la maglia di Notre Dame, anche se almeno ha saputo rendere meglio quando si è messo a correre.
Onestamente nel complesso valuto migliore il debutto di Texas A&M, in proporzione alle aspettative. Non credo, vista anche la conference di appartenenza, che gli Aggies possano ambire ad un posto tra le top 12, ma senz’altro ci si può attendere una stagione migliore rispetto alle ultime dell’Era Jimbo Fisher.
Notre Dame data come numero (7) nel pre Ranking è apparsa una squadra incompleta e trascinata dalle corse decisive del RB Jeremiyah Love. Va detto comunque che la schedule degli Irish non è certamente tra le più difficili e forse la sfida contro Texas A&M era quella più ostica.
Successo di misura per Colorado, di Coach Prime, contro la corazzata (in FCS) di North Dakota State per 31 a 26.
Per i Buffaloes sono emersi i soliti problemi difensivi che hanno tenuto in partita i Bison. L’attacco, come nella passata stagione, vive più delle giocate dei singoli che di un vero gioco corale. Eccellente la prova del fenomenale Travis Hunter, che ha chiuso con 132 yard su ricezione e 3 TD. Sul solito piano la prova del WR Jimmy Horn Jr. che ha chiuso ad un passo dalle 200 yard, fermandosi a 198.
Da censurare la partita di Shilo Sanders, figlio di Deion e fratello del QB Shedeur, che ha preso una flag per un brutto colpo dato in ritardo e in un altro paio di occasioni si è reso protagonista di contatti fuori dalla sideline. Il trio Sanders non mi è certo simpatico, ma non fanno niente per farmi cambiare idea su di loro.
Come nella passata stagione LSU (13) parte con una sconfitta, questa volta, all’Allegiant Stadium di Las Vegas contro USC (23) per 27 a 20 allo scadere.
Brian Kelly, Head Coach di LSU, ha mostrato, battendo i pugni sul tavolo in conferenza stampa, tutta la sua frustrazione per la sconfitta, che lui stesso attribuisce ai troppi falli personali commessi. In effetti alla fine saranno ben 99 le yard concesse per penalità.
Resta il fatto che Brian Kelly si stia giocando, in questa stagione, molte delle sue possibilità di restare al timone di LSU.
USC con un drive finale pressoché perfetto trova una vittoria a sorpresa contro LSU e si presenta per la sua prima stagione in Big Ten con una difesa certamente migliore rispetto alla passata stagione.
…le altre in breve…
Successo esterno di Penn State (8) su West Virginia per 34 a 12, con una ottima prestazione soprattutto in attacco, ne sono la prova le 457 yard totali.
Prova magnifica di Arizona (21) che vince, in casa su New Mexico con 4 TD Pass del giovane e talentuoso QB Noah Fifita. Da evidenziare anche la prestazione del WR dei Wildcats Tetairoa McMillan che ha chiuso con 304 yard su ricezione e 4 TD.
Non convince, ma vince Michigan (9) che si impone per 30 a 10 contro Fresno State.
Con difficoltà il successo di Oregon (3) contro Idaho per 24 a 14, anche se è buona la prova del QB Dillon Gabriel.
Vittorie senza discussioni per Texas (4) (in cui trova il primo TD Pass Arch Manning), Alabama (5) con il nuovo Head Coach Kalen DeBoer, Oklahoma (16), Ohio State (2), Tennessee (15) e Ole Miss (6).
Fabio “Bembo” Bertini - L’intercetto.it
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