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College Football: il meglio (e peggio) del First Round di Playoff

Una grande delusione, possiamo descrivere così il primo turno dei playoff di College Football allargati a 12 squadre. L’unica sfida abbastanza avvincente è stata Clemson at Texas, ma per il resto 3 partite completamente a senso unico che pongono più di qualche dubbio su questo nuovo formato di playoff.
Probabilmente 12 team ai playoff sono troppi per vedere sfide equilibrate fin dall’inizio, il cambio rispetto alle 4 Università del format precedente è troppo grande e forse si è fatto un errore di presunzione pensando di poter offrire uno spettacolo in stile NFL allargando i playoff a così tanti College.
La Commissione dei playoff ha scelto in modo oggettivo e giusto, a mio avviso, i 12 team, ma è evidente che forse era meglio inserire altri College nonostante record peggiori, ma che potessero assicurare maggiore qualità nel roster. Parlo ovviamente di Alabama, ma anche di South Carolina che nella seconda metà di stagione aveva dimostrato di essere uno dei migliori Programmi di questa stagione.
Restando dell’avviso che 12 team siano troppi, spero che si possa ripensare, a breve, un format ad 8 o, come mi auguravo, a 6.
Ora però cerchiamo di analizzare, nei limiti del possibile, i match di questo First Round.

Tennessee (9) at Ohio State (8) doveva, sulla carta, essere l’incontro più avvincente di questo weekend ed invece si è tramutato in un totale dominio dei Buckeyes che hanno chiuso con il netto 42 a 17.
L’inizio è da incubo per i Volunteers che dopo il primo quarto si trovano già sotto 21 a 0.
La difesa di Tennessee è in balia del passing game avversario e il talento di Jeremiah Smith e Emeka Egbuka è incontenibile per le secondarie.
I problemi in attacco di Ohio State visti ad inizio dicembre nella sconfitta contro Michigan sembrano un lontano ricordo e l’Head Coach Ryan Day può tornare a sorridere.
Tennessee prova a riprendere la partita nel secondo quarto dopo l’intercetto, in endzone, della loro difesa che scongiura il 28-0. Il QB Nico Iamaleava tenta in ogni modo di far rialzare la testa ai suoi e tra qualche buona corsa e alcuni passaggi riesce a far chiudere sul 10 a 21 il primo tempo. Per Iamaleava è comunque un calvario, visto che la protezione della propria OL è alquanto pessima, finendo più volte a terra tra colpi più o meno regolari della difesa di Ohio State.
Il secondo tempo ha lasciato ben pochi dubbi su come si sarebbe chiuso l’incontro, infatti i Buckeyes hanno preso il largo con 3 TD in altrettanti drive.
Il TD finale di Iamaleava, il secondo per lui e sempre su corsa, non rende meno amara una sconfitta che non mi aspettavo e soprattutto di queste proporzioni.

Clemson (12)at Texas (5) è stata la partita relativamente più equilibrata di questo primo turno, nonostante si sia chiusa con la netta vittoria dei Longhorns per 38 a 24.
Texas si conferma una delle squadre più forti di questa stagione, ma nonostante un ottimo roster e soprattutto una OL devastante appare incapace di chiudere le partite anche quando il risultato li vede sopra di diverse segnature.
E’ successo anche contro Clemson che nonostante si trovasse sotto di ben 21 punti, sul 10 a 31, ha saputo portarsi sul 24 a 31. Solo la corsa del RB di Texas Jaydon Blue ha posto la parola fine al match, non prima però che Clemson fallisse il 3° e 4° down ad una yard dalla endzone di Texas. Un Turnover on Downs che non ci ha permesso di assistere a degli ultimi minuti di suspense.
Nonostante tutto Dabo Swinney dimostra di essere ancora un signor Coach che, contro l’avversario più difficile negli accoppiamenti, ha dimostrato la miglior prestazione tra tutte le squadre uscite sconfitte da questo primo turno. Ovviamente i suoi Tigers hanno pagato oltremodo le tante difficoltà a contenere il running game di Texas, non solo per i blocchi ottimamente eseguiti dalla OL dei Longhorns, ma anche per i troppi tackle sbagliati nei tentativi di fermare le corse di Blue e Wisner.
Dabo Swinney ha comunque il merito di essere un HC che sa portare risultati (vittoria ACC), nonostante continui a rifiutarsi di usare il Transfer Portal. Oggetto di tante critiche da parte di molti fan, ma se oltre a Dabo Swinney, il Portal fosse stato “boicottato” anche da altri HC forse oggi non saremmo qui a parlare di una free agency selvaggia nel College Football.
Steve Sarkisian il Coach di Texas continua ad apparirmi inadeguato ed incapace di chiudere i match e in un modo o nell’altro fornisce la possibilità agli avversari di riaprire gli incontri.

Non è servito fare molto a Penn State (6) per dominare la sfida contro SMU (11) e il risultato finale di 38 a 10 è abbastanza indicativo.
Kevin Jennings il QB di SMU ha distrutto ogni speranza dei Mustangs con i suoi 3 intercetti lanciati, tutti nel primo tempo, e in particolare con i primi 2 che sono diventati pick six per i Nittany Lions.
Onestamente la partenza di Penn State in attacco non era stata entusiasmante, visti i 2 punt e 2 turnovern on downs che hanno inchiodato per quasi tutto il primo tempo i padroni di casa.
Sarà Penn State ad affrontare la squadra sorpresa di questi playoff, ovvero Boise State di Ashton Jeanty.
Restano ancora da decifrare questi Nittany Lions e, a parte la grande prestazione difensiva, in attacco Drew Allar resta ancora un grosso punto di domanda, visto che ha chiuso con un modesto 13/22 per 127 yard e nessun TD.

Il risultato finale di 17 a 27, nella sfida tra Indiana (10) at Notre Dame (7), può far pensare ad un match abbastanza equilibrato, ma invece è stato un dominio quasi completo dei Fighting Irish.
Troppi errori da parte degli Hoosiers e un atteggiamento troppo conservativo di Curt Cignetti hanno reso l’incontro un totale controllo di Notre Dame.
Per Indiana troppi i tackle sbagliati e che consentivano al running game di Notre Dame di guadagnare terreno con troppa facilità.
Inoltre gli Irish erano spesso favoriti da ottime posizioni di campo, nei loro drive, “grazie” agli orribili punt calciati dal P degli Hoosiers James Evans, regali di cui Notre Dame non necessitava.
I Fighting Irish hanno comunque da rivedere il loro attacco, che in alcune occasioni non è apparso dei più brillanti, ed anche in ottica futura, pensando alla sfida contro Georgia, è certamente necessario fare qualcosa di meglio da parte del QB Riley Leonard.

Fabio “Bembo” Bertini - L’intercetto.it

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