La notizia bomba, che chi segue L’intercetto.it sui social (vi invito a seguire le pagine) aveva già avuto ad inizio settimana, è stata poi confermata nella notte di giovedì dai principali network USA ed ovviamente ha fatto discutere tifosi e addetti ai lavori.

Oggi con un breve articolo cercherò di darvi le mie considerazioni e qualche spunto interessante in merito all’ingaggio, da parte dell’Università del North Carolina, del più vincente Coach della NFL.

Premetto di essere un particolare ammiratore di Bill Belichick come Coach, sia per la sua grande mentalità difensiva, che per il fatto di aver iniziato a seguire la NFL proprio quando Bill Belichick approdò ai Patriots.
Detto questo su Belichick, soprattutto negli ultimi anni ne ho sentite di ogni e molto spesso vi era una vena di astio/odio derivato dai quasi 20 anni di successi con i Patriots.

Capitolo età.
Belichick attualmente ha 72 anni (classe 1952) e in molti lo ritengono un allenatore dalla mentalità antiquata e ormai superata e di difficile integrazione con l’attuale generazione di giocatori.
Il tutto può essere vero, ma non ritengo che l’età sia un vero limite, né nella tattica di gioco, né nell’approccio ai giocatori di oggi.
Nessuno si sognerebbe di dire che Andy Reid sia vecchio o inadeguato, eppure ha solo 6 anni meno di Belichick.
Il suo attuale passaggio al College Football, a seconda di come andrà, ci dirà poi se è vero il discorso di essere obsoleto con la nuova generazione.

Capitolo Tom Brady.
Molti considerano gli ultimi anni di Belichick la prova che non fosse lui a rendere grandi i Patriots, ma fosse Tom Brady. Su queste affermazioni in genere si commette l’errore di considerare solo la seconda parte dell’Era New England Patriots, ovvero dove Tom Brady era veramente il faro della squadra.
Però se si guardano ai primi 3 Super Bowl vinti, ovvero stagioni 2001, 2003 e 2004, e se, soprattutto, si sono seguite al tempo, non si può certo dire che i successi siano arrivati solo grazie a Tom Brady. Invece sono state frutto soprattutto di uno straordinario gruppo e di una superba difesa. Quindi gran parte del merito era del Coach Bill Belichick. Certo che se si sono viste solo le ultime 10 stagioni, non è facile capire i primi anni vincenti dei Patriots.

Capitolo Coach ingombrante.
Una volta che i Patriots hanno smesso di vincere ecco che molte delle critiche sono state rivolte anche alla sua gestione a tutto tondo di Coaching Staff, Draft ecc con un ruolo più da GM che da “semplice Head Coach”.
Sì, Bill Belichick vuole e pretende un ruolo di comandante supremo in ogni scelta, decisione e organizzazione di una Franchigia. Se sé lo può permettere attualmente non so, ma di sicuro quanto fatto in 20 anni di Patriots dimostra che può farlo ed anche bene.
Più volte nel corso degli anni, ho sentito la frase “fine di un Era” per i Patriots e tante altre volte sono state smentite. Belichick ha sempre saputo ricreare gruppi vincenti e tornare ad alzare il Lombardi Trophy.
Capisco però che attualmente non ci siano Franchigie e proprietari che si vogliano impegnare totalmente con un Coach che vuole carta bianca su tutto. In alcuni casi sono d’accordo, ma in altri vedo Franchigie allo sbando da anni, decenni o addirittura da sempre senza che vi sia stato un Coach a tutto tondo. Team prigionieri di giocatori, di Coach dalle visioni quantomeno fantasiose, GM ridicoli e Proprietari dalla capacità inversamente proporzionale al loro conto in banca.
Quindi sicuri che Bill Belichick libero di fare ciò che vuole avrebbe fatto peggio delle gestioni più o meno recenti di Cowboys, Jets, Raiders, Chargers, Jacksonville, Panthers, Falcons e tante altre?

Bill Belichick trovando porte chiuse per altre Franchigie o quantomeno porte non aperte a tutto come lui richiedeva ha scelto di prendere armi e bagagli e tornare alle origini andando ad allenare, organizzare e portare verso la nuova era del College Football un’Università come quella di North Carolina, che non è certo famosa per il suo programma di Football, bensì di Basket.

L’intento di Bill Belichick sarà quello di formare dei ragazzi ad essere fin da subito adeguati e pronti al professionismo. Costruendo dei giovani talenti con qualità tattiche che spesso mancano ai Rookie di oggigiorno.
Lo farà in completa autonomia, senza interferenze e con una pressione sicuramente minore rispetto all’NFL.
Con 6 Super Bowl all’attivo come Head Coach e 2 da Coordinatore è senz’altro in grado di scegliere il suo meglio, o quantomeno voler decidere per conto proprio come terminare la sua carriera da Coach.
Non mi stupirei che un gran numero di studenti/atleti dei College vorranno andare ai Tar Heels, consapevoli di poter diventare molto più appetibili una volta che si dichiareranno al Draft.
Penso inoltre che il successo o meno di Bill Belichick non dipenderà solo dai risultati della squadra, ma da quanti giocatori e di quale impatto essi avranno una volta usciti dalle scuole.
Il suo contratto con i North Carolina Tar Heels sarà di 5 anni a 10 milioni a stagione, di cui i primi 30 milioni garantiti.

Per il College Football sarà certamente un beneficio, non solo per il ritorno d’immagine e popolarità, ma anche per vedere un approccio diverso nel gestire ed organizzare un Programma di College in un periodo di profondi cambiamenti per il Football Collegiale che in questi ultimi anni si sta sempre più avvicinando al professionismo con il Transfer Portal, il NIL e il nuovo sistema playoff.

Concludo dicendo che Bill Belichick a 72 anni, dopo aver vinto 6 Super Bowl da Head Coach, con 333 vittorie in carriera di cui 31 ai playoff, può fare quello che meglio crede e non è necessaria alcuna sua spiegazione.

Fabio “Bembo” Bertini - L’intercetto.it

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